Maternità e genitorialità

Danone – Mellin – Nutricia: un’attenzione speciale alle mamme e ai genitori

Maternità e autodeterminazione femminile
Scritto da Sonia Malaspina

Il progetto dedicato alle mamme e ai genitori che approfondiremo nelle prossime righe nasce all’interno di una cultura di gestione delle persone che, in questi anni, è stata tesa a sviluppare un “engagement” a tutto tondo.danone mellin nutricia mamme

In un contesto economico sempre più aggressivo e che rischia di vedere gli individui come elementi accessori, l’elemento caratterizzante della strategia aziendale è stato invece dare centralità alle persone.

Un’attenzione che si è concretizzata, ad esempio, con un posizionamento sempre crescente nell’ambito di “Best Place to Work”, la classifica delle migliori aziende nelle quali lavorare di cui Mellin fa parte dal 2012.
Un simbolo, certo, ma anche il riconoscimento di una strategia che ha cercato di declinare a livello aziendale numerose offerte integrative di welfare.
Un tema oggi, grazie anche ai recenti cambiamenti normativi, di grande attualità e interesse, che nel caso Danone è cresciuto nel tempo migliorando e supportando ambiti relativi alla previdenza, alla salute, all’istruzione e anche all’intrattenimento.

All’interno di questo scenario, l’impegno verso le mamme è partito da alcuni spunti: pur essendo l’Italia un paese con un buon tasso di occupazione femminile, troppe donne ancora lasciano il lavoro dopo la maternità (1 su 3, da una ricerca Manager Italia/Istat del 2010).
Per questo ci siamo interrogati su quali supporti potessero essere più adeguati per far sì che un momento estremamente significativo della vita non si tramutasse in un aut-aut, limitando le possibilità delle donne di realizzarsi sia nel campo personale che lavorativo.

Il Baby Decalogo che qui presentiamo è il frutto di diversi interventi che hanno preso questa forma nel tempo e che, partendo dalle mamme, ha inteso coinvolgere entrambi i genitori.
  1. Un primo obiettivo messo in campo è stato quello dell’informazione. Sono molte le persone che non hanno chiarezza riguardo diversi aspetti legislativi e regole contrattuali che determinano i diritti, ma anche i doveri, di ciascuno. Le norme sulla maternità non fanno eccezione. Partendo da questa consapevolezza abbiamo predisposto un kit informativo che consentisse alle persone di affrontare questo periodo con più tranquillità, venendo informati in modo chiaro ed esaustivo sulle possibilità connesse al nuovo corso della vita che stavano per affrontare.
  2. Sono molte le persone, in particolar modo le mamme, che, cariche di aspettative positive verso il momento che si sta attraversando, si sentono “sbagliate” quando si trovano ad affrontare situazioni di ambivalenza e difficoltà. Abbiamo cercato di condividere alcune riflessioni sul tema: non c’è nulla di patologico in questa percezione, una delle capacità fondamentali in alcuni momenti della vita sta nel saper chiedere supporto a coloro che hanno una visione più ampia. Per questo offriamo ai futuri genitori la possibilità di affidarsi al Centro Psiche Donna perché si riceva un supporto psicologico in questo delicato momento di vita.
  3. Spesso le donne nel periodo di assenza dal lavoro per maternità si sentono escluse dalle novità aziendali, novità che, con la velocità con cui si muovono sia i prodotti che l’organizzazione interna, possono anche essere significative. Per questo si è cercato di formalizzare un rapporto a distanza, che, senza essere invasivo o obbligatorio, consentisse di tenersi aggiornati, di mantenere quel legame con la realtà interna che potesse poi facilitare il reinserimento lavorativo con una minore sensazione di estraneità.
  4. Mellin, come è noto, è un’azienda che si occupa di alimentazione per l’infanzia, inserita nel contesto più ampio di una realtà che della qualità e dell’attenzione all’alimentazione ha fatto una bandiera. Per questo è venuta spontanea l’idea di condividere, attraverso un corso di Educazione all’alimentazione offerto ai propri collaboratori e tenuto da partners esterni, una serie di conoscenze relative all’alimentazione della puerpera e del bambino.
  5. Logica conseguenza della missione aziendale è stata quella di predisporre un “Pacco Mamma-Papà”, un omaggio ai neo genitori di prodotti aziendali, a partire dal sesto mese compiuto del neonato, ogni anno per i primi 3 anni.
  6. A questi aspetti si è aggiunto un elemento non secondario: un supporto economico che consentisse di integrare la retribuzione del periodo di astensione facoltativo dal 30% oggi erogato dall’INPS, al 60%, con un contributo a carico dell’azienda del 30% ulteriore. Uno sforzo significativo, come è evidente, ma che ha voluto sottolineare, nei fatti e non solo con le parole, l’impegno aziendale nel sostenere alla genitorialità.
  7. Nel nostro Paese vi è una certa cultura preminente che considera ancora l’accudimento dei figli come una “questione da donne”; la situazione attuale però si sta modificando e sono sempre di più i papà che sperimentano un coinvolgimento attivo e consapevole come genitori. Per favorire la condivisione di questo momento importante e spesso unico nella vita della coppia, abbiamo pensato di offrire un congedo retribuito di 5 giorni ai padri, per dar loro la possibilità di una presenza attiva nei primi momenti di vita a tre.
  8. Se c’è un momento, nella vita sociale del bambino, che i papà e le mamme ricordano come problematico, è quello dell’inserimento in comunità. Molti osservatori, con ironia, parlano di inserimenti “omeopatici” nelle strutture per l’infanzia italiane, con un’attenzione certo lodevole per il bambino, ma con una difficoltà sostanziale per i genitori. L’azienda ha quindi pensato e proposto una flessibilità oraria per entrambi i genitori durante i 15 giorni dell’inserimento, cercando così di attenuare uno degli elementi di rigidità che contribuisce a creare complicazioni.
  9. Il rientro in azienda è il momento fatidico in cui la conciliazione “mentale”, ovvero l’essere mamma e lavoratrice, si trova davanti alla prova concreta; a tal proposito abbiamo pensato di programmare un colloquio con il proprio referente nella funzione HR per valutare insieme le problematiche e le eventuali difficoltà incontrate e quindi agevolare il reinserimento nella comunità aziendale.
  10. Infine, all’interno del più ampio progetto di welfare di cui il Baby decalogo rappresenta una parte, sono stati progettati una serie di servizi per la cura e la formazione dei figli. Infatti il Decreto legge del Dicembre 2015 permette alle aziende di pensare a servizi e supporto specifici per la famiglia.

Queste in concreto le prassi attuate, che hanno avuto un riscontro positivo nelle metriche di valutazione: tutte le mamme rientrano in azienda dopo la maternità; il numero delle donne manager – anche con altre attenzioni nei percorsi di sviluppo – è cresciuto dal 40 al 48% in quattro anni; il numero delle donne nel ruolo di Direttore è pari al 50% all’interno del comitato di direzione. Accanto a questi dati e come riprova di un patto molto solido con i nostri collaboratori, il tasso di assenteismo è molto basso, pari all’1,8%.

Infine il nostro progetto è stato indicato come esemplare a livello globale e Mellin è diventata partner della Clinton Global Iniziative, sul fronte Childcare, un progetto in divenire che consente di esprimere in modo attivo la responsabilità sociale di Danone Company.

Concludendo, il nostro lavoro non ha dato solo frutti all’interno dell’azienda, raggiungendo gli obiettivi che negli anni ci siamo prefissi, ma ha fatto dell’esperienza italiana un momento di benchmarking per lo sviluppo di progetti analoghi in altre nazioni, una realtà di cui siamo orgogliosi visto che spesso pensiamo al nostro Paese come arretrato rispetto agli altri.

Un impegno ovviamente che continuerà, cercando di migliorare e integrare aspetti sempre innovativi non solo per le mamme e i genitori, ma per l’inclusione di tutti, nella loro personale diversità.

Autore

Sonia Malaspina

HR Director Mellin S.p.A. e HR Business Services Director Danone Italia e Grecia. Milanese, classe 1970, ha conseguito la laurea in Lingue e letterature straniere moderne nell’anno 1996 presso l’Università Cattolica di Milano e il Master in Organizzazione e Personale presso la SDA Bocconi nel 2000. Ha ricoperto diversi ruoli manageriali in ambito Risorse Umane come parte del Comitato Esecutivo in differenti contesti multinazionali con sede in Italia e operanti in veri settori (telco, IT, food): Lucent Technologies, Dell, Kellogg e Mellin, che rappresenta in Italia la divisione Early Life Nutrition di Danone. Dal 2016 in aggiunta al ruolo di Direttore Risore Umane di Mellin è stata nominata HR Business Services Director del Cluster Italia e Grecia Danone. E’ responsabile di tutte le attività di Selezione, Sviluppo, Compensation, Amministrazione, Formazione delle sei Business Unit del cluster Italia e Grecia del Gruppo Danone che conta circa 700 persone.

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