Empowerment Somatic coaching

Leadership in action – L’apprendimento corporeo

Le emozioni salienti che sperimentiamo nel corso della nostra vita si sedimentano e si consolidano all’interno della dimensione somatica. Ed è proprio il nostro corpo che manifesta, a coloro che sanno osservare, molti dei valori, dei condizionamenti e delle scelte che ci caratterizzano.
Il corpo diventa quindi anche il luogo per dichiarare i nostri scopi e per acquisire una nuova dignità, oltre che per interagire armonicamente con la dignità altrui.

Partendo da questa consapevolezza Richard Strozzi ha sviluppato una metodologia, ormai molto consolidata, per comprendere meglio la dimensione corporea individuale e le emozioni, i valori e le predisposizioni che essa rappresenta.

Tale approccio si differenzia rispetto ad altri poichè mira a comprendere, e successivamente modificare, la memoria implicita legata al proprio sé corporeo, al fine di sviluppare una propria efficace leadership personale. Il presupposto principale è che il corpo, e quindi anche la postura e il linguaggio non verbale, raccontano agli altri la nostra storia.

Il corpo diventa quindi il luogo privilegiato in cui incontrare il nostro bagaglio emotivo, rivivere le nostre esperienze e i processi di apprendimento che ci hanno accompagnato; luogo in cui è possibile riconoscere non solo le difficoltà e i traumi che abbiamo subìto, ma anche le soluzioni e le strategie che abbiamo sperimentato.

Tutto questo è riscontrabile nella postura, negli atteggiamenti che mettiamo in atto mentre parliamo con gli altri, nella gestione dello spazio, nella distanza a cui ci poniamo dall’interlocutore. Questi elementi raccontano la nostra storia: descrivono a noi e agli altri una certa visione del mondo e delle relazioni.

Se a questo aggiungiamo il tono della nostra voce e la gestione dei silenzi, si può comprendere come la comunicazione non verbale sia di una ricchezza infinita, dando luogo a messaggi impliciti di grandissima rilevanza.

Queste dimensioni, certo, sono state più volte affrontate in diversi campi disciplinari e da differenti punti di vista. Ma l’aspetto più innovativo dell’approccio che proponiamo è legato alla consapevolezza che l’azione sul corpo, la modifica di alcune tendenze consolidate, possa avere un effetto sul cambiamento individuale senza passare da una comprensione intellettuale.
Si tratta di un apprendimento implicito, molto efficace, soprattutto per le persone che svolgono un’attività in cui è necessario decidere velocemente, sotto pressione, in cui i meccanismi adattivi non razionalizzati hanno un’influenza profonda sulla qualità delle decisioni. Si tratta di un lavoro sulla memoria implicita, una sorta di “riprogrammazione” che si distanzia dal “cogito ergo sum” cartesiano per introdurre un “io sono” legato all’esperienza corporea: non solo, quindi, “io desidero cambiare” ma “io sono il cambiamento”.

L’idea di fondo è che la dimensione corporea non possa essere “persuasa” dal cervello, da una riflessione ancorchè approfondita. E attraverso la consapevolezza di questa dimensione è possibile fare il punto della nostra vita, comprendere meglio cosa è accaduto e dove vorremmo indirizzare un eventuale cambiamento.

Le parole e i concetti certamente hanno una loro importanza, ma dobbiamo considerare che la conoscenza “è solo rumore se non si trasferisce nei muscoli”. Le azioni sono il nostro modo di comunicare con l’universo.
Inoltre la conoscenza consolidata nel corpo ci fornisce risposte immediate, senza la necessità di frapporre un tempo, più o meno lungo, di riflessione.

Ecco perché attraverso una trasformazione corporea, modificando alcune tendenze consolidate, si ottiene un cambiamento duraturo che pone al centro la dignità della persona e affronta quella altrui.

La consapevolezza e il cambiamento avvengono attraverso esercizi fisici spesso mutuati dall’Aikido, disciplina giapponese che, pur non essendo finalizzata al combattimento, conserva e utilizza nella sua pratica il bagaglio tecnico di un’arte marziale. L’Aikido mira alla conquista della “padronanza di sè“, possibile solo grazie a una profonda conoscenza della propria natura interiore. Si tratta di una logica di integrazione e assimilazione degli opposti che, attraverso una combinazione armonica di gesti, consente di sperimentare nuove libertà.

In questo percorso di apprendimento si comprende che spesso i nemici non sono esterni, ma interiori. Si tratta di emozioni negative, come vergognarsi di sé, non avere sufficiente autostima, essere stati condizionati a non esprimere al massimo le proprie potenzialità.
Il successo di questa proposta di percorso, consolidato negli anni, non dipende da una conoscenza intellettuale, ma dall’apprendimento di azioni fisiche, di percorsi di consapevolezza somatici, di ripetizioni dello stesso movimento per sedimentarlo nella propria esperienza corporea e quindi nella propria memoria implicita.

Per questo Arise, in partnership con Wise Growth, propone il programma di apprendimento sviluppato da Richard Strozzi, che consente di iniziare un itinerario personale di riscoperta e modifica del proprio agire corporeo.

Il prossimo appuntamento con “Leadership in action” è a Barcellona, dal 2 al 5 novembre.
Per informazioni consultate il sito di Arise oppure contattateci via email a info@wise-growth.it

 

 

Autore

Sergio Blancafort

Executive e Life Coach certificato CTI (Coaches Training Institute). Negli ultimi cinque anni ha supportato dirigenti, atleti, musicisti e diversi tipi di persone nella gestione del cambiamento e nello sviluppo di nuove competenze; ha collaborato con istituzioni come La Caixa’s Social Action e le Forze Armate attraverso percorsi di self-management e sviluppo personale basati sulla leadership e sull'integrazione dei gruppi. Prima di diventare Coach e Facilitatore, ha studiato Filologia e Stage Arts presso l'Università di Barcellona e l'Institut del Teatre. Master in Commercial Management presso l'EADA business school. Ha lavorato come imprenditore, curatore di Arte Primitiva e direttore commerciale in diversi tipi di organizzazioni sia in Spagna che all'estero. Attualmente è Operations Manager di Arise Culture & People e studente presso l'ORSC

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