Stanno girando in questi giorni dei documenti a cura di associazioni cattoliche che partono da un profondo malinteso di linguaggio. Non voglio entrare nel merito dei contenuti, lo farò in altre occasioni, ma quello che voglio sottolineare è che il termine “gender” non è altro che la traduzione inglese di “genere”.
Questo termine viene utilizzato in letteratura per distinguere il maschile e femminile culturale da quello biologico. Ovvero la posizione, segnatamente antropologica, di uomini e donne all’interno di una società. In moltissime università esistono dei “Gender studies department” che affrontano appunto questi temi, con approcci assolutamente diversificati dal punto di vista ideologico.
Ora, in questa divulgazione, il termine gender viene utilizzato solo nell’accezione di orientamento sessuale, una connotazione assolutamente riduttiva di quello che rappresenta. Non solo, ma anche nel mondo cattolico, questo riduzionismo rischia di mettere in difficoltà tutti coloro che si sono occupati appunto di “gender studies” pur facendo parte della Chiesa.
Credo sia opportuno segnalare e diffondere questo malinteso che aumenta solo la confusione terminologica in nome di una ideologia.