Disabilità

Disabilità e lavoro: l’esperienza della cooperativa Il Portico

Diversamente abili in azienda
Era la metà degli anni Settanta quando Franco Basaglia, psichiatra e neurologo, capì e riuscì a dimostrare l’importanza terapeutica dell’inserimento lavorativo e della conseguente inclusione sociale per i pazienti affetti da disabilità mentale. Da quella intuizione rivoluzionaria a oggi molto è stato fatto per agevolare il connubio tra “disabilità e lavoro”.

Negli anni che seguirono le scoperte di Basaglia, infatti, si svilupparono in Italia le cooperative sociali. E tra queste, nel 1984, nacque la Cooperativa Il Portico di Rho (Mi). Grazie alla collaborazione tra medici, infermieri, familiari e volontari dell’Unità Operativa di Psichiatria del Presidio Ospedaliero di Rho, Il Portico accoglieva persone con disagio psichico aiutandole a (re)inserirsi nel mondo del lavoro e nella società. I risultati furono sorprendenti al punto da dar vita a una realtà imprenditoriale e sociale che oggi ha 32 anni di storia, 200 dipendenti e un fatturato di 4,5 milioni di euro.

Servizi di pulizia, igiene ambientale, ristorazione, disinfestazione, custodia, traslochi, facchinaggio e imbiancatura: sono queste le attività che Il Portico mette a disposizione dei propri Clienti, gestendo squadre di lavoro composte da soggetti normodotati e persone svantaggiate.
A tutto ciò si aggiunge poi un importante beneficio apprezzato dalle imprese profit sottoposte agli obblighi di assunzione di persone con disabilità: grazie alla stipula di convenzioni ex art. 14 D. Lgs. 276/03, le aziende possono, infatti, affidare alla Cooperativa Il Portico commesse di lavoro.
Il Portico, in quanto cooperativa sociale che ha come scopo l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, assumerà direttamente i lavoratori disabili che verranno però computati direttamente nella quota d’obbligo dell’azienda.

Ma cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e dipanare qualche dubbio:

Che cos’è la convenzione ex art. 14?
La convenzione ex art. 14 (D. Lgs 276/03) è uno strumento di politica attiva del lavoro che consente alle aziende, mediante il conferimento di commesse di lavoro alle cooperative sociali, di raggiungere la quota di lavoratori disabili fissata dalle norme sul collocamento obbligatorio.

Come funziona il processo?
L’azienda affida alla cooperativa sociale una o più commesse di lavoro della durata minima di 12 mesi. La Cooperativa svolge la commessa per conto dell’azienda assumendo direttamente le persone disabili, che vengono poi computate nella quota d’obbligo dell’azienda.

Chi può stipulare le convenzioni?
Possono stipulare convenzioni in art. 14 tutte le imprese private sottoposte agli obblighi della legge 68/99. In particolare: le Convenzioni non possono riguardare più di un disabile se il datore di lavoro committente occupa sino a 50 dipendenti, oppure il 20% dell’aliquota d’obbligo dei lavoratori disabili da assumere se ne occupa più di 50.

Numerose sono le convenzioni ex art. 14 che Il Portico ha oggi attive con imprese di fama internazionale, di seguito riportiamo la testimonianza di Carglass®:

Parlare di Sostenibilità Sociale per Carglass® significa pensare alle proprie attività e all’impegno, valido in tutti gli uffici e in ogni parte del mondo. E’ un modo di interpretare il ruolo sociale dell’azienda che, in maniera naturale, porta a sposare iniziative e a mettere in campo risorse e attività che siano utili alle comunità in cui Carglass® opera.
In questo caso la scelta di avvalersi dei servizi offerti da la Cooperativa Il Portico, per il servizio di pulizie in 10 filiali di Milano e hinterland, diventa un modo naturale non solo per poter computare dei lavoratori disabili nella quota d’obbligo prevista per l’azienda, ma anche una via per supportare i nostri progetti di impegno nel sociale.

Autore

Cooperativa Il Portico

Il Portico è una Cooperativa Sociale fondata nel 1984 da un gruppo di operatori e di utenti dell’Unità di Psichiatria di Rho per dare una risposta reale al bisogno di lavoro e di graduale ma effettivo reinserimento nella vita sociale dei portatori di disagio psichico e dei soggetti a rischio di emarginazione.

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